La Culla Dei Sogni: Bambole Reborn femmine e maschio in silicone morbido
CENNI STORICI SUL IL REBORNING
DEFINIZIONE DI REBORNING
Il REBORNING è una forma d’arte nata negli Usa tra la fine degli anni 80 e gli inizi dei 90 del secolo scorso.
E’ tecnicamente il processo di creazione artistica di una bambola reborn, ovvero una bambola che ha quanto più le fattezze e caratteristiche fisiche realistiche di un neonato/bambino.
- L’accezione “REBORNING” deriva dalla composizione di due parole inglesi:
- RE – BORN ovvero RI – NATO, cioè “nato” due volte. Da qui si arriva a Reborn Doll ovvero Bambola Rinata.
- Il Reborning segue il filone dell’iperrealismo movimento artistico nato in America tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta.
LA STORIA DEL REBORNING
Il reborning nasce negli Stati Uniti tra la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90 dello scorso secolo.
(Questa enunciata sopra è la definizione più esatta).
Non possiamo sapere con esattezza però chi fu la prima donna in un qualche parte del mondo, verosimilmente negli Stati Uniti, intorno alla fine degli anni 80 del 900, che partendo da una bambola classica o in porcellana decise di “rebornizzarla” trasformandola appunto in una bambola che potesse avere le fattezze di un neonato o bambino vero.
Vi sono altre ipotesi sulla nascita del reborning e delle bambole reborn che accenneremo brevemente dopo.
Si può affermare con sicurezza che la genesi delle bambole reborn s’intreccia inevitabilmente con la storia, la passione dei collezionisti e la diffusione delle bambole classiche.
LA STORIA DELLA BAMBOLA
- La bambola è il giocattolo più antico della storia.
- Le prime bambole venivano create con i materiali, che, chi si dilettava nel realizzarle, aveva a disposizione. Quindi argilla, legno, osso, avorio, cera.
- Già ai tempi dell’antico Egitto vi sono bambole ritrovate all’interno delle tombe.
- Anche nell’antica Grecia sono state trovate reperti di bambole e a Roma venivano addirittura realizzate, oltre che con i materiali tradizionali, anche in stoffa e abbigliate come fanno i bambini di oggi.
- Nelle antiche tribù africane ritroviamo bambole usate per i tradizionali riti spirituali e magici.
- In Asia si diffusero inizialmente in Giappone dove nel tempo si creò una vera e propria tradizione di bambole nipponiche arrivata fino ai giorni nostri.
- Nel Medioevo le notizie sulle bambole sono più scarse. Generalmente erano costruite in legno, ma in Germania e Francia anche in argilla.
- Nel 1400 inizia anche la produzione ed il commercio delle bambole. In Italia se ne producevano di gran lusso, mentre il centro nevralgico di maggior produzione di bambole più commerciali, come un ramo dell’industria del legno, era la Germania, in particolare nella città di Norimberga.
- Le bambole rifletterono man mano la pomposità del Seicento, la grazia leziosa del Settecento, il neo-classicismo del primo Ottocento.
- In alcune nazioni le bambole sono diventati veri simboli della tradizione e della cultura stessa di quel paese: è il caso della Matrioska russa o della bambola Kokeshi in Giappone.
- Negli Usa il settore mosse i primi passi alla fine della Guerra civile americana intorno al 1860. In Italia un industria della bambola inizia dopo il 1870.
- Nel corso del 1800 si svilupparono in Francia le bambole con la testa di porcellana mentre per tutto il ventesimo secolo si svilupparono e diffusero nei paesi industrializzati quelle in gomma, in plastica e vinile che tutt’oggi conosciamo.
- La generazione dei nati dagli anni 60 in poi, dello scorso secolo, ha invece giocato con la “Barbie” la fortunata bambola nata da un intuizione di Ruth Marianna Handler e commercializzata dalla Mattel (di cui il marito Elliot ne fu co-fondatore insieme ad Harold Matt Mattson) a partire dal 1959.
- Vi è un collegamento tra bambola tradizionale e la bambola reborn.
LE VARIE IPOTESI DI NASCITA DEL REBORNING
Ipotesi più accreditata ed accettata:
- Tra la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90 negli Stati Uniti si diffuse il fenomeno di modificare e ristrutturare una semplice bambola, magari che si possedeva in casa, al fine di migliorarla o di darle le fattezze di una bambola che potesse assomigliare quanto più ad un neonato o bambino vero.
Questo perché le collezioniste ricercavano nuove bambole sempre più particolareggiate a livello di dettagli: occhi, capelli, ciglia, venature, rossori, non “accontentandosi” più delle vecchie e semplici bambole che vi erano state in commercio fino ad allora.
Altre Ipotesi:
- Durante la seconda guerra mondiale le donne inglesi, preoccupati per l’ambiente ostile dove crescevano le loro bambine, decisero di ristrutturare piccoli giocattoli, creando loro un look meno triste rispetto alla realtà che li circondava. Tra queste vi erano bambole di porcellana che venivano rebornizzate dalle madri dando vita a nuove bambole migliorate e più belle per loro figlie. In pratica si ebbe una prima forma di reborning.
- Secondo una parte della comunità reborn, quella prettamente portoghese e spagnola, negli Stati Uniti negli anni ’80, fu Joyce Moreno (Mission Viejo, California, 22/12/1942 – 16/04/2015), un’ artista, restauratrice di bambola porcellana ad occuparsi per la prima volta di rebornizzare una vecchia bambola dando vita così ad una prima bambola reborn.
IL REBORNING OGGI
- Il reborning, nato inizialmente come semplice hobby, è divenuta nel tempo una forma d’arte.
- E’ aumentata la ricerca da parte delle collezioniste di opere sempre più dettagliate e belle esteticamente che ha portato le Reborn Artists (reborner) sempre più a studiare nuove tecniche e migliorarsi nella realizzazione di un’opera mettendo in campo tutto il loro talento.
- La diffusione del web ha portato la diffusione del Reborning nel mondo. Nel 2002 è stata venduta online la prima bambola reborn sul famoso sito di aste e vendita diretta Ebay.com.
- In quegli anni anche riviste famose del settore come Doll Reader (dal 2002 Doll Magazine) si cominciarono ad occupare di reborning proponendo nelle loro pubblicazioni i primi corsi.
- Sono nate nel tempo diverse associazioni e istituzioni internazionali come IIORA, IRDA, COLLIII, PRAI*SE, RASE ATLAS, DOLL ARTISTS UNION che promuovono il Reborning come forma d’arte premiando le Reborn Artists e sculptors più brave e capaci.
- Nel 2005 si è tenuta ad Orlando (Florida) la prima reunion dei membri dell’IRDA (International Reborn Doll Artist) la maggiore organizzazione mondiale di Reborn Artists e Reborn Sculptors oltre che di commercianti e collezionisti. Questa prima “reunion” si svolse in concomitanza ed in collaborazione con un evento molto atteso ovvero l’IDEX (la più importante convention annuale del collezionismo di bambole, orsacchiotti, peluche, giocattoli) degli Stati Uniti che era giunta alla 14’ edizione.
- Oggi il reborning è diffuso nei paesi anglosassoni come Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada, Sudafrica. Vi è una grande diffusione anche in Brasile.
- In Europa i paesi in cui è particolarmente diffuso sono, oltre alla Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia ed in parte Francia e Paesi Bassi.
- La diffusione del Reborning nel nostro paese si ha intorno alla seconda metà negli anni 2000.
- Le bambole che sembrano vere oggi sono un unicum (O.O.A.K.), devono essere accompagnate da un certificato di autenticità rilasciato da parte delle reborn artist e reborn sculptor.
- Sono opere rivolte ad un pubblico di collezioniste e non adatte al gioco per via della loro conformazione strutturale, poiché trattasi di opere artistiche realizzate interamente a mano.
Distinguiamo due tipi di reborning:
Il REBORNING creazione di una bambola reborn partendo dal disassemblaggio di una vecchia bambola. (Inizi anni 90)
Il NEWBORNING creazione di una bambola reborn partendo da un apposito kit reborn base in vinile (o silicone) formato dalle varie parti, realizzato attraverso la scultura da una Reborn Sculptor Artists e commercializzato da aziende del settore. (dagli anni 2000)
Oggi questa distinzione tra le due accezioni è sempre più scemata e si utilizza indistintamente il termine Reborning.